Device e applicazioni

La linea di prodotti Plasma Care® è progettata per l'uso mobile da parte di medici e infermieri. Il dispositivo è funzionale, facile da usare e allo stesso tempo esteticamente curato. Il distanziatore - noto anche come distanziatore - garantisce un uso igienico.

Tutte le parti del dispositivo sono realizzate in plastica medicale biocompatibile. Gli elementi di comando e le luci a LED sono integrati nell'unità stessa  stesso in modo tale che non vi siano aperture. 

I vantaggi: non c'è spazio per lo sporco, si evitano depositi di materiale e pulizia e sanificazione del device risultano essere facilitate.

Il plasma atmosferico freddo (CAP) è un gas ionizzato o parzialmente ionizzato, cioè solo una particella su 1x10⁹ è ionizzata. Il plasma freddo a pressione atmosferica (Cold atmospheric plasma – CAP) viene generato applicando un'alta tensione elettrica ad un gas a pressione atmosferica (nel caso del Plasma Care l'aria ambientale) ed ha la caratteristica di mantenere una bassa temperatura, generalmente inferiore ai 40°C.

Il CAP (cold atmospheric plasma) viene utilizzato da molto tempo in ambito ospedaliero per la sterilizzazione a bassa temperatura dei dispositivi medici (sitema Sterrad) ma in tempi recenti sta suscitando notevole interesse per i suoi effetti sui tessuti viventi e per le possibili applicazioni nel campo della medicina.

Nel plasma freddo, per via della interazione tra campo elettromagnetico e aria, vengono generate numerose molecole di specie reattive dell'ossigeno (Reactive Oxygen Species – ROS) e dell'azoto (Reactive Nytrogen Species – RNS): tra le prime possiamo citare H2O2, ozono, ossidrili, ossigeno atomico e molecolare, mentre tra le seconde NO2, NO3, perossinitriti ed altre particelle come ioni ed elettroni liberi. Tutte le specie sopracitate hanno la caratteristica di avere un forte potere ossidante, cioè la capacità di “rubare” elettroni agli atomi ed alle molecole con le quali entrano in contatto e di danneggiarne la struttura Questo processo viene definito di ossido/riduzione (o REDOX) ed è alla base della efficacia di inattivazione microbica del plasma freddo.

Negli studi preclinici, il Plasma Care® è stato utilizzato efficacemente contro numerosi ceppi batterici di classe di rischio I e II, tra cui S. aureus, E. faecalis, P. aeruginosa, E. coli, MRSA e VRE. Non è stato possibile determinare una differenza significativa nella loro sensibilità al CAP e non è stata osservata nemmeno la formazione di resistenza.

Su agar, il 99,999% dei batteri testati e il lievito C. albicans sono stati uccisi entro 60 secondi. Inoltre, il Plasma Care® è risultato efficace contro i biofilm di E. faecalis (riduzione del 99,9% in 1 minuto). Il trattamento al plasma non è una terapia mirata che attacca solo gli agenti patogeni. Anche il tessuto umano sano entra in contatto con il CAP., pertanto, è stato attentamente studiato se il trattamento al plasma provocasse cambiamenti nei fibroblasti primari e nei cheratinociti o nella pelle. Trattamenti al plasma fino a 3 minuti (periodo di trattamento massimo consentito di una singola sezione della ferita entro 24 ore), non hanno avuto influenza sulla vitalità o migrazione dei fibroblasti primari e dei cheratinociti. Inoltre, non ci sono stati cambiamenti istologici o proapoptotici nella pelle normale o sensibile da biopsie di donatori sani. Nei test di mutagenicità (test HGPRT con cellule V79), non è stato possibile riscontrare che il CAP di Plasma Care® abbia alcun potenziale genotossico.